sabato 18 luglio 2009

Ritorno al pissing

Venerdì pomeriggio, appena iniziate le ferie, ho deciso di movimentare un poco la giornata: qualche settimana fa, in chat (77chat, per la cronaca trovate pure una mia stanza permanente omonima al mio blog http://mondofetish.iobloggo.com/), ho conosciuto un uomo interessante che mi ha risvegliato una passione mai sopita ma negli ultimi tempi latente: il pissing...

Alle 16:00 in punto ci siamo incontrati vicino al Mothel Monza dove abbiamo preso una camera...
di solito, lo sapete, non faccio incontri con persone conosciute in chat, ma questa volta la tentazione ha vinto, anche perchè lui era conosciuto da una mia amica che mi aveva garantito sulla sua correttezza, inoltre è un cliente assiduo del mio blog fetish...così chiusa la porta della stanza, ci siamo ritrovati a tu per tu: indossavo una minigonna di lino verde pastello, una magliettina aderente in pendant, sandali alla schiava con tacco 12, perizomino micro bianco, niente calze. Lui, A., indossava un serissimo completo grigio con tanto di cravatta regimental (solo a vederlo mi faceva un caldo!).

Saltai i convenevoli e lo feci spogliare; come rimase nudo lo portai in bagno e lo feci sdraiare nella vasca, divaricai le gambe e iniziai a farmela leccare, prima lentamente, poi con un ritmo crescente...tenevo la pipì da almeno un'oretta prima dell'incontro e la vescica iniziava a protestare...ma il sapiente lavoro della lingua di A. portandomi vicino all'orgasmo mi aiutava a trattenerla... mi sembrava di esser tornata bambina quando pur di continuare a giocare in cortile trattenevo la pipì fino a scoppiare...mi piace farlo perchè il bruciore che sale dalla mia patatina sofferente si unisce all'eccitazione di quello che accadrà dopo: amo farmela addosso, ancor più farla addosso a un'uomo.

Per aumentare la mia eccitazione mi sedetti sulla faccia di A. e con mia stessa sorpresa gli donai un peto, gli dissi "Respira tutto!E continua a leccarmi!", mi sentivo una vera troia, il mio lato dominante iniziava a rompere le barriere dell'inibizione: volevo umiliarlo, lui stesso lo desiderava, così con il tacco dei miei sandali (amo tenere le scarpe durante i rapporti sessuali) iniziai a tormentargli il pene, strappandogli gemiti di dolore misto a piacere...nel frattempo iniziai ad agitare il culetto, sentivo il suo naso vicino al buchetto, la sua lingua incessantemente continuava a deliziarmi, il mio miele si mischiava alla sua saliva, ero bagnatissima.

Mi feci infilare un dito nella patatina, mi scappava fortissimo di orinare ma non volevo ancora, non volevo donargli subito la mia preziosa pioggia aurea, doveva meritarsela!
Mi feci dare la cravatta e gliela annodai sul cazzo, poi iniziai a masturbarlo, portandolo a un passo dall'orgasmo per poi interrompermi, una vera tortura che il poveretto dovette subire per un'ora.

Ormai iniziavo a provare dolori intensi, gli feci spalancare la bocca e lo inondai con la mia pipì: "Bevi tutto!Ti piace, eh?Ahhh che sollievo!Continua a leccare!", il flusso stava per terminare quando violento giunse l'orgasmo, all'improvviso chiusi d'istinto le cosce schiacciando la faccia di A. che apprezzò dato che la sua eiaculazione raggiunse le mie tette. "Complimenti,
nonostante la cravatta sei riuscito a venire!Ora ripuliscimi il seno, lecca il tuo sperma." Così ripulita mi ricomposi e restammo un altro po' a chiaccherare, alla fine decisi di regalargli il microperizomino bianco, non prima di averlo "battezzato" con un poco di altra pipì...

Dovrò contenere questa mia passione: "Trattenere la pipì fa male!" diceva mia madre.

2 commenti:

  1. Ti è mai capitato di fare la pipi proprio in mezzo alla strada?
    Il ricordo più divertente che hai legato a questa cosa?

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  2. le scorregge sono il massimo. sei un mito.

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