lunedì 6 luglio 2009

Un tranquillo lunedì di sesso

Finalmente oggi mi sono sollazzata adeguatamente: ricordate i miei acquisti? Usati tutti!

Durante la mattina accampando scuse, sono passata e ripassata davanti alla scrivania di M., mostrando lascivamente le mie gambe avvolte nelle calze a rete (non vi dico l'invidia delle colleghe donne, che non hanno perso occasione per sottolinearne la volgarità...brutte invidiose inchiavabili!) e facendo sollevare repentinamente la gonna, al fine di far balenare le mutandine
"special" (che tra l'altro tengono al fresco la patatina...). Povero M. mi sa che la sua produttività deve esser crollata...verso l'ora di pranzo entra nel mio ufficio e con lo sguardo assatanato mi fa intendere di volermi saltare addosso. Mi alzo, vado alla porta, la chiudo, lui si stava slacciando i pantaloni, a quel punto prendo la scatola che mi ero portata da casa ed estraggo il frustino...
"Brutto porco!Cosa vorresti fare? In ginocchio!", M. rimane fermo incredulo, io insisto: "Mettiti in ginocchio!". Mi sa che dovevo risultare convincente perchè lui, quasi senza rendersi conto si mette carponi, al che, dopo avergli abbassato le mutande (dei boxer neri, molto carini),
ho iniziato a colpirlo: dapprima dolcemente poi crescendo di intensità.

Un'ebbrezza mi guidava in questo gioco perverso, sentivo pulsarmi la testa, riflessa sul vetro dell'armadio contenente i registri, vedevo la mia immagine: una sadica puttana che godeva ad umiliare un uomo seminudo! Mi facevo schifo, ma contemporaneamente questa mia degradazione mi eccitava sempre più...infilatami le palline vibranti, gli ordinai di leccarmi le suole delle scarpe e lui ormai totalmente sottomesso, non esitò un attimo. All'improvviso suonò il suo cellulare, presoglielo dalla tasca vidi che sul display appariva il nome Samantha, "Chi è?", e lui: "La mia fidanzata", non sapevo che fosse legato sentimentalmente, "Ah, è cosi?Rispondi e trattala male altrimenti...", non sapevo cosa minacciare, del resto quel poveraccio con le braghe calate, il culo arrossato dalle frustate, le ginocchia livide non è che si trovasse in una situazione splendida...comunque quel tentativo di minaccia sortì l'effetto di una pistola puntata alla nuca, tanto che la trattò malissimo.

Soddisfatta decisi di farmela leccare. La patatina grondava umori e le mutandine nuove erano fradice, addirittura sporcai in parte pure la gonna...dopo venti minuti mi disse di aver la lingua dolente, in risposta lo presi a schiaffi...ma l'orologio sulla parete, vero tiranno, incalzava il mio piacere e così mi accontentai di solo due orgasmi, prima di regalare a M. una pioggia dorata direttamente sul viso...

Poi da brava sono tornata al lavoro. M. è rimasto in camicia per il resto della giornata (la giacca, spero per lui, sarà ora in lavanderia...). Prima di lasciarlo mi ha ringraziata moltissimo... contento lui...contenta io!

Ah prima di salutarlo gli ho ordinato di fare un bel regalo alla fidanzata e di chiederle scusa...solidarietà femminile!

3 commenti:

  1. Ciao splendida porcellona
    peccato veramente non lavorare con te, anche se mi sa che farei fatica a lasciarmi sottomettere così, anzi sarebbe una bella lotta.
    Ma scusa, visto la cedevolezza di M. sei stata fin troppo buona con lui, e per il regalo alla fidanzata gli hai consigliato lo stesso negozio dove ti sei approvvigionata?
    Una piccola domanda, ma questo M. ne vale proprio così tanto la pena?
    Non è che meriti qualcosina di meglio?

    Ciao bella ed un bacione al tuo bel tubero!

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  2. Chissà forse ogni tanto ti piacerebbe...comunque M. è un bravo e bel ragazzo e poi non devo mica sposarmelo!!

    Baci

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  3. penso proprio di no, forse sarebbe il contrario...mica ho detto che devi sposartelo, poi non mi sembra che matrimonio si un aparola che faccia al tuo caso...

    a proposito, sempre meglio le tue vicende, è bello immaginarsi tra te e simona...penso che non sarebbe niente male

    sempre e perennemente baci al tubero sbarbato

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