giovedì 10 settembre 2009

Vacanzina erotica. La spiaggia

Mentre eravamo ancora sedute nel privè fissai un incontro con la mia nuova amica Linda (la ragazza d'oro): ci saremmo viste in spiaggia!


Il giorno dopo, alle 16:00 precise, Linda ci raggiunse al nostro bagno, per l'occasione avevamo noleggiato un terzo lettino, era infatti presente anche Simona. Le due porcelle si piacquero subito, del resto la nostra nuova amichetta appariva ancora più bella che la notte precedente:

sfoggiava un due pezzi che lasciava pochissimo all'immaginazione, due grandi tette sode e soprattutto uno sguardo malizioso che mandò subito in fibrillazione Simona.

Quest'ultima non seppe contenersi: "Senti tesorino, che ne diresti di divertirci un po'?", e io, "Dai Simo, smettila di fare la cagna in calore! E' appena arrivata e le salti addosso! E poi cosa vorresti fare qui, in spiaggia?", Linda intanto se la rideva, ma Simona imperterrita continuò: "Che problema c'è?Abbiamo una cabina, se facciamo a turno puoi spassartela pure tu!".

L'interessata lungi dall'esser imbarazzata, con mia grande sorpresa, accettò.

Era pazzesco, quasi non riuscivo a crederci: eravamo lì da pochi minuti e già si parlava di sesso, anzi si organizzava una porcatina a tre!

Simona dettò le regole: sarebbero entrate dapprima loro due, io sarei dovuta rimanere al bar della spiaggia, poi una volta che avessero finito lei mi avrebbe raggiunto per lasciarmi via libera.

Le due entrarono e la porta subito si chiuse, io incuriosita non me ne andai, ma fingendo di aspettare qualcuno mi appoggiai alla cabina: le sentì ridere e scambiarsi complimenti sulle tette (una bella gara visto che quelle di Simona sono enormi e tonde). Poi cadde il silenzio, di tanto in tanto interrotto da soffocati gemiti. Nell'agitazione del momento le troiette urtavano spesso le pareti della cabina... La situazione ambigua iniziò ad eccitarmi: tutte quelle persone che passavano vicino non sospettavano nulla, eppure dietro quelle sottilissime pareti di legno dipinto, poco più di un paravento, si stava consumando un rapporto lesbo.

Pregustavo il mio turno, ma realizzai che avrei preferito farmele tutte e due contemporaneamente, ma come? La cabina era troppo piccola per contenerci tutte...

Mentre ero assorta in questi pensieri distinsi l'inequivocabile gemito che accompagna un orgasmo, mi eccitai all'istante e iniziai a bagnare il costume (un tanga ai limiti della decenza), mi guardai intorno per capire se qualcuno avesse sentito e soprattutto, avesse capito cosa stava succedendo nella cabina n. 14,

Nessuno mostrò di aver sentito, il cuore mi batteva fortissimo, la testa mi pulsava, mi sembrava di esser sporca e questo alimentava la mia eccitazione... d'un tratto la porta si aprì, uscì Simona con uno sguardo compiaciuto, mi sorrise e mi fece cenno col capo: "Ti aspetta un bel bocconcino!". Mi pareva di esser una bimba il giorno di Natale, il momento prima di aprire i regali...mi precipitai nella cabina e vi trovai Linda totalmente nuda.

Non ci scambiammo nemmeno una parola: mi levai in un attimo il costume e la baciai...le mie mani iniziarono a palpeggiarle selvaggiamente il sedere, poi si portarono all'interno delle cosce e infine giunsero a destinazione...il medio della mano destra si prese la briga di esplorare il profondo della sua patatina: era già abbondantemente bagnata.
La mia lingua instancabile giocava con la sua e alternatamente titillava i grossi capezzoli di Linda. Riconobbi il sapore del burro cacao di Simona: aveva lasciato tracce del suo "passaggio" e questo pensiero contribuì notevolmente ad accrescere la mia goduria.

Il suo corpo era madido di sudore, sapeva di crema solare e sesso... la feci girare e iniziai a leccarle il buchetto posteriore, poi infilai un dito e cominciai a dimenarlo, si faceva fare di tutto...una vera porca...era passiva e così iniziai a tiranneggiarla: "Inginocchiati e succhiami il clitoride!", la presi per i capelli e l'attirai vicino alla mia figa, leccava divinamente e per il piacere quasi mi dimenticai del mio ruolo di puttana dominante, mi richiamò alla realtà la sua voce, "Padrona, va bene così?", per tutta risposta le diedi una sberla, poi la feci mettere carponi e presi a sculacciarla (la sera prima mi aveva rivelato di amare lo spanking), era meraviglioso... ero in estasi ma dei colpi alla porta mi fecero gelare il sangue, "State zitte, stronze! Una tizia ha mangiato la foglia e sta andando dal bagnino...fuori svelte! Quella è capace di denunciarci!".
L'incanto era finito! In un lampo ci rivestimmo e uscimmo dalla cabina, ci allontanammo appena in tempo: si era già formato un capannello attorno alla signora che ci indicava indignata.

Corremmo per alcuni minuti, poi stremate e ci fermammo in un bar...

Ancora adesso mi rode di non aver concluso niente nella cabina...per fortuna quella stessa sera recuperammo il tempo perduto...

mercoledì 9 settembre 2009

Vacanze finite

Carissimi, rieccomi tutta per voi!

Le vacanze sono davvero terminate, sob...ma mi resta il blog con cui divertirmi e la vostra vicinanza mi consolerà.

Ho molto da raccontarvi: i miei giorni a Rimini, la mia gita al lago di Garda...alcune cosette appena tornata a casuccia, e poi spero nuove avventure che dovranno ancora accadere.

Seguitemi e non ve ne pentirete.

E mandatemi i vostri commenti!!!

Baci