martedì 7 luglio 2009

Ai tempi del liceo...

Come promesso vi racconto di me e Simona ai tempi del liceo.

Eravamo appena diciottenni, un pomeriggio d'estate, ci trovavamo a casa sua, i suoi erano andati al mare e lei avrebbe dovuto raggiungerli un paio di giorni dopo. Casa libera! Progettavamo di organizzare un festone, così iniziammo a contattare il massimo numero di persone possibili.

La frenesia dell'organizzazione ci stava schiavizzando, quando per rinfrescarmi aprii il suo frigo trovai solo le birre di suo padre: il caldo era eccessivo e così iniziammo a far fuori la riserva...
Non so bene dirvi come, ma a un certo punto ci trovammo vicinissime sul divano, mi accorsi allora di essere attratta dal suo corpo: seno abbondante, portava una quarta, labbra carnose (io le chiamo "labbra da pompino"...come le mie!), capelli mossi neri, in carne.

Non esitai un istante: non so se fu più veloce la mano destra che si gettò in mezzo alle sue cosce, la sinistra che si deliziò palpeggiando le tette o la lingua che si fuse con la sua. Lei ebbe un attimo di resistenza e questo non fece altro che aumentare l'eccitazione: "Dai Simo, dai che ti piace!", e lei "no, no...dai cosa fai?", ma erano parole senza convinzione...eravamo due porcelline in preda alla lussuria, non ci saremmo fermate.

Le tolsi la camicetta e il reggiseno e affondai la mia faccia in quell'abbondanza, poi la guidai in uno splendido 69: la mia patatina (allora ancora pelosa) pretendeva un ritmo elevato dalla sua lingua, sentivo il suo piercing solleticarmi il clitoride, io mi davo da fare con la sua passerina, meno pelosa della mia, infilai il medio e lo agitai come una forsennata.

All'epoca avevo ancora il culetto intatto ma, forse presagendo i piaceri che più tardi avrei gustato, mi feci leccare il buchetto e le chiesi di infilarmi un dito: che goduria, sentivo le sue dita farsi strada in me sia da dietro che da davanti...gridavo come una porca e anche lei ormai priva di qualsiasi freno inibitorio (lei era una ragazza timida e tranquilla, una secchiona) diceva un sacco di oscenità...andammo avanti tutto il pomeriggio, la sera giunse in un lampo e ci sorprese madide di sudore nel lettone dei suoi.

Era la mia prima esperienza saffica completa, alle medie avevo provato a farmi toccare da alcune amichette ma senza andare molto in là...ebbi la prova di esser una troietta troppo amante del sesso per rispettare i vincoli dell'eterosessualità.

La sera ordinammo un paio di pizze. Dopo aver saziato la pancia, il resto del ventre iniziò a reclamare la sua parte e così, rifacendomi a un paio di film porno che avevo visto nella solitudine della mia cameretta, preparai il dolce usando piatti speciali: le nostre patatine!
Dopo aver abbondantemente spruzzato la panna spray sui nostri gioiellini iniziammo a leccarci vicendevolmente...finimmo ben presto la panna...

Mi sa che quel giorno nonostante le schifezze mangiate, perdemmo qualche chiletto!

Ovviamente della festa non si fece nulla, ma vi assicuro, ci divertimmo lo stesso...

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