lunedì 27 luglio 2009

Vacanzina erotica...

Carissimi sono tornata, era da qualche tempo che latitavo...sapete il caldo, le gite al mare, insomma non mi sono certo mancate le distrazioni che mi hanno distolto dal blog, ma ora rimedierò!


In questi giorni mi sono data da fare...

Il weekend scorso sono andata con Simona al mare, a Rimini: il programma era abbronzarci adeguatamente e, ovviamente, divertirci...
Alloggiavamo in una sorta di bettola, con la doccia attaccata al soffitto del bagno ma con un ottimo ristorantino annesso: non eravamo certo intenzionate a passare in albergo i pochi giorni a disposizione!

Appena arrivate Simona si precipitò sotto il curioso soffione della citata doccia, io
invece mi gettai prona sul letto e senza accorgermene mi ritrovai a osservare la mia amica:
l'acqua correva lungo il suo corpo, i capezzoli turgidi gocciolavano sensualmente e intorno alla sua patatina rasata si formava un piccolo ma intenso torrente d'acqua che periodicamente si tingeva di bianco per la schiuma del sapone. Le sue dita dalle lunghe unghie frizionavano la pelle, indugiando parecchio sui genitali e sui glutei. Mi dava le spalle e i miei occhi cercavano di catturare ogni minimo particolare di quell'eccitante visione...inconsciamente avevo iniziato a strusciarmi sul materasso, mi sembrava di esser tornata bambina, quando dodicenne, passavo le giornate a stimolare la mia giovanissima, ma già affamatissima, fighetta sfregandola su tutto ciò che mi capitava a tiro.

Mi ritrovai ben presto nuda con una mano sul clitoride e una che accarezzava il culetto, ma ormai cresciuta, decisi di cogliere l'occasione e andai a far compagnia a Simona...mi accolse con sorriso malizioso carico di desiderio, le nostre bocche si unirono in un bacio profondo mentre le nostre tette si schiacciavano tra loro fraternamente...l'acqua si insinuava in ogni angolo dei nostri corpi quasi volesse partecipare voluttuosamente alle nostre effusioni, che andavano intensificandosi di attimo in attimo. Mi prese una sorta di frenesia: volevo godere subito! Le chiesi di leccarmela ma lei si attardava a succhiarmi il seno, il mio lato dominante iniziava a prendere il sopravvento e così bruscamente le misi le mani attorno al collo e la forzai a inginocchiarsi davanti a me.
"Leccamela, troia!Fammi vedere quanto sei zoccola!" e lei eccitata dai miei insulti, mi mostrò tutta la sua maestria nei lavoretti con la bocca.

"Infilami un dito nel culo, puttanella!" e subito sentìì il suo medio salirmi su per il buchetto, iniziai a scuotere il sederino per meglio gustare la delizia di questo intruso, "Sì così, dai!Un dito anche nella figa, da brava!", non riuscivo più a stare in piedi dal piacere e così mi appoggiai al lavandino piegando il culo all'infuori per non far cessare l'incantevole servizietto... Simona alternatamente aumentava e rallentava il ritmo per prolungare la mia goduria e di questo le ero grata...
Sentendomi vicina all'orgasmo la feci smettere e riconoscente iniziai a ricambiare.

La spinsi fuori dal bagno, e la feci sdraiare sul letto, eravamo entrambe gocciolanti e bagnammo il pavimento, presi la borsetta e tirai fuori il mio vibratore, color carne con tanto di vene e cappella, iniziai a leccarlo e mordicchiarlo, poi me lo infilai nella patatina ed estrattolo, lo passai sulle sue labbra per farle assaporare i miei umori, lei gradiva e la sua bocca avidamente catturò il pene finto: "Che porcellina!Sei proprio una bimba cattiva, adesso ti insegno come ci si comporta!" e mentre lei si metteva a carponi presi a sculacciarla: "Cosa dici alla mammina?" e lei in risposta, "Scusami, me lo merito!Non lo faccio più!" e poi violentemente la penetrai con il vibratore messo a massima potenza. Le strappai urla di piacere e venne rapidamente.

A questo punto mancavo solo io e decisi di usare a mia volta lo strumento di piacere coperto dal miele di Simona, nel mentre lei mi leccava il culetto...iniziai a gridare frasi oscene nella speranza che qualcuno passando sul pianerottolo potesse sentirci, con le mani mi pizzicavo i capezzoli e muovevo il vibratore, l'orgasmo arrivò intenso e spossata mi lasciai cadere sul letto.

Ci alzammo per l'ora di cena.

Ma il resto a domani...

giovedì 23 luglio 2009

"Ricordi, la tua prima orgia?"

Circa un paio d'ore fa ho sentito al telefono la mia amica Simona, mi stava raccontando del suo pazzo venerdì di sesso in un privè, quando mi ha posto la domanda che ho scelto come titolo per questo post: "Ricordi, la tua prima orgia?".

Subito la mente è volata indietro negli anni senza riuscire a determinare con assoluta precisione il momento della mia iniziazione orgiastica: non perchè io sia una cariatide, ma perchè non saprei definire esattamente il termine orgia.

Se con orgia intendiamo un rapporto sessuale di gruppo tra maschi e donne, quindi un rapporto eterossessuale generalizzato, allora lo ebbi a diciassette anni; se invece intendessimo un rapporto promiscuo senza distinzione di sessi, allora lo ebbi a diciotto.

Sicuramente il secondo fu decisamente più sfrenato: ricordo che fu durante le vacanze natalizie.
Mi trovavo in montagna, a Barzio, con alcune compagne di scuola e alcuni loro amici, avevamo infatti trascorso insieme il Capodanno e saremmo rimasti fino al mattino della Befana.

Durante la notte di San Silvestro c'erano state alcune avvisaglie di quello che sarebbe poi successo: dopo la mezzanotte infatti, noi ragazze, ubriache e fumate, ci eravamo esibite in balletti sexy, che si erano conclusi con scambi di effusioni generalizzate ma poi l'alcool aveva avuto la meglio sugli istinti animaleschi.

Ma quel giorno 3 gennaio, fin da pranzo, le cose avevano preso una piega particolare: dopo aver mangiato infatti uno dei ragazzi aveva tirato fuori un dvd porno preso da una videoteca automatica: era un film lesbo.

Come tutti i film porno, non c'era una trama, ma la fotografia non era niente male: lingue su cosce e tette, mani che esploravano ogni orifizio umano, urletti di piacere...l'eccitazione di noi spettatori si palpava nell'aria; infatti all'inizio c'erano state risatine... i ragazzi si vantavano di aver già fatto tutto quello che appariva sullo schermo, ma poi pian pianino il silenzio era calato nella stanza.
Amanda, la padrona di casa, abbracciata al suo ragazzo, aveva iniziato a limonare e a sbottonargli i calzoni, al che i maschi si erano agitati non poco...gli sguardi si erano fatti maliziosi, vogliosi, noi ragazze iniziammo ad apprezzare le carezze scomposte che stavo raccogliendo i nostri corpi da adolescenti...

Indossavo dei jeans a vita bassissima e Mirko che mi sedeva accanto non faticò molto ad infilarmi la destra nel tanga, del resto io da brava, agevolai l'operazione slacciandomi i Levis, e mostrando la mia patatina già segretamente bagnata...lui tirò fuori un pene dalle dimensioni apprezzabili e me lo mise in mano...presi a lavorarlo di bocca, mentre venivo deliziata da alcune dita, che pochi minuti dopo scoprìì esser femminili...era Luana, una rossa in carne, con una faccia da porca che mi aveva sempre intrigato e che adesso confermava pienamente l'idea che mi ero fatta di lei.
Era abilissima nell'accarezzarmi il clitoride: l'indice mi penetrava ripetutamente mentre il pollice indugiava tra le grandi e piccole labbra con improvvisi (e piacevolissimi) scarti di direzione.


Chiusi gli occhi per godere meglio e quando gli riarprii vidi davanti a me un altro cazzo che presi volentieri in bocca: iniziai a mostrare la mia innata abilità nel sesso orale, tutti i ragazzi a turno vennero da me e tutti, senza eccezione, mi vennero o in bocca o sulla faccia...ma nel frattempo le altre non erano da meno: Amanda si era fatta infilare da due insospettabili compagni (i secchioni della classe, per l'occasione trasformatisi in torelli da monta, anche se con gli occhiali spessi che continuavano a far capolino sui loro nasi) mentre il suo fidanzato si masturbava godendosi lo spettacolo; Laura, la mia compagna di banco per quell'anno, aveva calato definitivamente la maschera di ragazza paolotta e casta, dando libero sfogo alle sue tendenze lesbiche con Luana, la visione delle loro effusioni mi eccitava in modo particolare.

Nel frattempo il ragazzo di Amanda si era deciso a prendermi da dietro, mentre io leccavo la patatina a Laura...era un coro di gemiti e di frasi oscene...ci rotolavamo tra i vestiti sparsi per terra, nella foga qualcuno aveva fatto cadere un vaso da una madia, ma nessuno si era preoccupato di raccoglierlo...eravamo in preda alla lussuria più sfrenata: i due secchioni iniziarono a sodomizzarsi a vicenda, mentre Laura e Luana iniziarono a versarsi addosso dello spumante...uno spruzzo di vino raggiunse la mia faccia, la rabbia mi montò e, scaraventatami su Laura, cominciai a prenderla a sberle sul culo, ci presi gusto e lei tornò ad essere la solita ragazza sottomessa di sempre. Le ordinai di leccarmi la patatina, capivo di trovarmi di frontre a una masochista e così la accontentai: iniziai a baciare Luana, mentre la lingua della mia schiavetta inumidiva il mio culetto, le strinsi la faccia tra le mie cosce... i suoi lunghi capelli mossi solleticavano le mie parti intime e i suoi mugolii facevano vibrare la mia carne...alla fine dopo l'ennesimo orgasmo di quell'interminabile orgia, l'abbandonai ai maschi che le sveginarono il culo mentre lei urlava di dolore misto a piacere.
Il baccanale durò tutta la notte e non saprei dire quando finì.

A mezzogiorno mi svegliai stanchissima: la patatina e il culetto erano arrossati e doloranti, la lingua indolenzita e in bocca avevo ancora il sapore dello sperma ingoiato durante l'orgia, sulle gambe avevo dei lividi di cui ignoravo l'origine, insomma ero fisicamente a pezzi ma contenta e appagata.

Nota positiva: da quel giorno la mia fama di pompinara provetta si rafforzò, anche se a questo contribuirono molto le esagerazioni dei maschietti...

mercoledì 22 luglio 2009

Telefono o no?

Carissimi, ancora una volta mi appello a voi per prendere una decisione: dato che spesso chattando mi diverto a fare la troietta , ho pensato di farlo anche per telefono, con un numero fisso normale, non di quelli che non si capisce quanto costino, e nemmeno attivo sempre, dato che non farei solo quello nella vita.
Insomma un telefono erotico personale, chiederei una ricarica postepay, diciamo 10 euro per 12-15 minuti (senza esser troppo fiscali), che ne dite?

Ho messo nella colonna di destra, in basso un sondaggio, rispondete, mi raccomando.

sabato 18 luglio 2009

Ritorno al pissing

Venerdì pomeriggio, appena iniziate le ferie, ho deciso di movimentare un poco la giornata: qualche settimana fa, in chat (77chat, per la cronaca trovate pure una mia stanza permanente omonima al mio blog http://mondofetish.iobloggo.com/), ho conosciuto un uomo interessante che mi ha risvegliato una passione mai sopita ma negli ultimi tempi latente: il pissing...

Alle 16:00 in punto ci siamo incontrati vicino al Mothel Monza dove abbiamo preso una camera...
di solito, lo sapete, non faccio incontri con persone conosciute in chat, ma questa volta la tentazione ha vinto, anche perchè lui era conosciuto da una mia amica che mi aveva garantito sulla sua correttezza, inoltre è un cliente assiduo del mio blog fetish...così chiusa la porta della stanza, ci siamo ritrovati a tu per tu: indossavo una minigonna di lino verde pastello, una magliettina aderente in pendant, sandali alla schiava con tacco 12, perizomino micro bianco, niente calze. Lui, A., indossava un serissimo completo grigio con tanto di cravatta regimental (solo a vederlo mi faceva un caldo!).

Saltai i convenevoli e lo feci spogliare; come rimase nudo lo portai in bagno e lo feci sdraiare nella vasca, divaricai le gambe e iniziai a farmela leccare, prima lentamente, poi con un ritmo crescente...tenevo la pipì da almeno un'oretta prima dell'incontro e la vescica iniziava a protestare...ma il sapiente lavoro della lingua di A. portandomi vicino all'orgasmo mi aiutava a trattenerla... mi sembrava di esser tornata bambina quando pur di continuare a giocare in cortile trattenevo la pipì fino a scoppiare...mi piace farlo perchè il bruciore che sale dalla mia patatina sofferente si unisce all'eccitazione di quello che accadrà dopo: amo farmela addosso, ancor più farla addosso a un'uomo.

Per aumentare la mia eccitazione mi sedetti sulla faccia di A. e con mia stessa sorpresa gli donai un peto, gli dissi "Respira tutto!E continua a leccarmi!", mi sentivo una vera troia, il mio lato dominante iniziava a rompere le barriere dell'inibizione: volevo umiliarlo, lui stesso lo desiderava, così con il tacco dei miei sandali (amo tenere le scarpe durante i rapporti sessuali) iniziai a tormentargli il pene, strappandogli gemiti di dolore misto a piacere...nel frattempo iniziai ad agitare il culetto, sentivo il suo naso vicino al buchetto, la sua lingua incessantemente continuava a deliziarmi, il mio miele si mischiava alla sua saliva, ero bagnatissima.

Mi feci infilare un dito nella patatina, mi scappava fortissimo di orinare ma non volevo ancora, non volevo donargli subito la mia preziosa pioggia aurea, doveva meritarsela!
Mi feci dare la cravatta e gliela annodai sul cazzo, poi iniziai a masturbarlo, portandolo a un passo dall'orgasmo per poi interrompermi, una vera tortura che il poveretto dovette subire per un'ora.

Ormai iniziavo a provare dolori intensi, gli feci spalancare la bocca e lo inondai con la mia pipì: "Bevi tutto!Ti piace, eh?Ahhh che sollievo!Continua a leccare!", il flusso stava per terminare quando violento giunse l'orgasmo, all'improvviso chiusi d'istinto le cosce schiacciando la faccia di A. che apprezzò dato che la sua eiaculazione raggiunse le mie tette. "Complimenti,
nonostante la cravatta sei riuscito a venire!Ora ripuliscimi il seno, lecca il tuo sperma." Così ripulita mi ricomposi e restammo un altro po' a chiaccherare, alla fine decisi di regalargli il microperizomino bianco, non prima di averlo "battezzato" con un poco di altra pipì...

Dovrò contenere questa mia passione: "Trattenere la pipì fa male!" diceva mia madre.

mercoledì 15 luglio 2009

I saldi

Oggi ero libera e quindi ho deciso bene di andare a far shopping!
Volevo approfittare dei saldi. Così nel mio lungo giro per i negozi di Monza, sono approdata anche al nuovo centro commerciale, quello vicino al rondò dei pini...solito rituale della ricerca, finchè vidi in una vetrina di un negozio una splendida camicetta.

Entrata, presi subito l'oggetto dei miei desideri e mi infilai in un salottino prova. Iniziai a spogliarmi quando, riflesso nello specchio del camerino, vidi un ragazzo che mi stava spiando: la tenda infatti non aderiva perfettamente alla parete. Il suo sguardo era palesemente eccitato e questo mi procurò una certa soddisfazione.

Feci finta di niente e continuai a spogliarmi, rimanendo con il seno scoperto. Da fuori sentivo una voce femminile rivolta all' "ammiratore" inaspettato: "Amore, come mi sta?Brutto eh? Adesso provo quello azzurro!Dovevo prendere la taglia più grande!". La vicinanza della sua fidanzata accese la mia perversa fantasia: decisi di spogliarmi completamente per tormentare il povero (mica tanto però!) guardone. Lui iniziò a rispondere alla sua amata con smozzicati e incoerenti monosillabi, ma lei era troppo presa per rendersene conto, del resto gli uomini portati da una donna a far shopping sono come pesci fuor d'acqua, vere palle ai piedi...

Lentamente mi sfilai la minigonna, poi fecero conoscenza con il pavimento le mutandine, gli davo le spalle e l'idea che ammirasse il mio culetto mi spinse a chinarmi a novanta gradi...con le gambe divaricate iniziai a passarmi il dito destro in mezzo alle cosce...ero bagnata e la situazione mi eccitava moltissimo...immaginavo il gonfiore dei suoi pantaloni...mentre la sua ragazza era lì ad un passo da me...con la mano sinistra frugai nella borsetta e ne tirai fuori le palline cinesi che in maniera ostentata infilai nella patatina...lottavo per trattenere i gemiti di piacere, mi sforzavo di godere in silenzio, e di rendere tutto visibile allo spettatore...questo doveva essere totalmente preso dallo spettacolino perchè a un certo punto sentii:"Caro, allora mi vuoi portare la 50?!Sto parlando con te!!", e lui rispose"Sì, sì ti sta benissimo, lo compriamo...e l'altro l'hai provato?". A queste parole mi venne da ridere e ormai vicinissima all'orgasmo, mi girai verso di lui cercandone lo sguardo, lui non si stupì, aveva capito le mie intenzioni...mi scappò un gemito e venni.

La ragazza uscì dal camerino: "Che succede, amore?", e lui, dopo aver tirato del tutto la tendina del mio camerino, inventò una balla assurda: "Niente, sono passate due ragazze e una si sentiva male...", trattenni la risata a malapena. Ancora nuda, aspettai che si fossero allontanati, ero tutta sudata e non volevo che i vestiti mi si incollassero, inoltre l'idea di poter esser scoperta non mi dispiaceva affatto...dopo una decina di minuti mi rivestii e tirai la tenda: si era formata una coda!

A proposito la camicetta non l'ho comperata: mi stava malissimo! Meno male che esistono i camerini per provare...i vestiti!?!

domenica 12 luglio 2009

Birichinata saturnina...

Stamattina mi sono alzata distrutta!

Ieri sera ho fatto tardi: sono andata in discoteca con Simo e sono rincasata alle tre...
I miei propositi erano di cogliere l'occasione per fare qualcosa di spinto con Simo, ma dopo circa quaranta minuti dal nostro ingresso, lei aveva già un codazzo di uomini dietro e così per non rimanere sola come una scema, ho deciso di darmi da fare...

Confesso di non amare le discoteche: troppo assordanti e affollate, ma devo ammettere che al fine di rimediare un'avventuretta sessuale sono l'ideale.
Ovviamente mi ero agghindata adeguatamente: vestitino bianco corto, autoreggenti bianche a rete, sandali con tacco dodici, cavigliera con ciondolini tipo odalisca, anellino al mignolino del piede destro, trucco provocante ma non volgare...insoma ero infighettata!
Finita la mia consumazione, non tardai un attimo che subito un biondino palestrato mi offrì un Negroni sbagliato: sprizzavo sesso da tutti i pori! Lo deliziai strusciando a ritmo della musica il mio culetto sul suo pene, mentre lui mi teneva i fianchi e, bricconcello, ogni tanto sfiorava il mio seno. Poi iniziai a baciarlo, mentre infilavo la mia lingua nella sua bocca cercavo di ostentare il mio piercing: volevo portarlo all'esasperazione...

Ci sedmmo su un divanetto e dopo l'ennesimo bicchiere gli proposi di andare in bagno: in un primo momento non riuscimmo nel nostro proposito, una guardia era piazzata davanti alle porte delle toilettes, andai comunque in bagno e al mio ritorno ebbi una sorpresa, il tizio della security era scomparso...ci precipitammo dentro la cabina del bagno e senza che lui dicesse nulla, gli sfilai la cintura, lo sbottonai e iniziai a leccarglielo.

Ero eccitata (mi piace fare lavoretti sporchi soprattutto in luoghi pubblici), le mie labbra premevano sul suo glande, la saliva colava su tutto il pene, mugolii strozzati accompagnavano i movimenti regolari della mia testa.
Con la sinistra gli accarezzavo i testicoli e la zona anale, mentre la sinistra lo masturbava in sintonia con la bocca, dopo qualche minuto mi mise le mani sulla testa e iniziò a forzare il ritmo del pompino: il suo cazzo mi entrava violentemente fino in gola, provocandomi dei conati, ma mi piaceva, mi faceva sentire una vera troia, poi venne e io bevvi il suo sperma, abbastanza dolce e gradevole.

A questo punto chiesi la mia parte: tirate giù le mutandine iniziai a farmi leccare e masturbare, non era molto bravo, ma era meglio di niente...non avendo con me preservativi non mi feci scopare, anche se fui tentata...
Giunta all'orgasmo, mi affrettai a salutarlo, avevo perso qualsiasi interesse per lui, che del resto non fece molte obiezioni.

Uscita dal bagno cercai Simo ma non la trovai, più tardi seppi che si era sentita male e aveva vomitato, non prima però di essersi intrattenuta nell'auto di un, a suo dire, "fighissimo".

La stanchezza accompagnò il mio ritorno a casa: peccato per quel pessimo linguista che mi ero trovata! Pazienza, la prossima volta dovrò ricordarmi di prendere un bel pacco di profilattici!
"Per fortuna che almeno sono riuscita a spompinare uno sconosciuto in un cesso pubblico", con questo pensiero, sdraiatami sul lettone, iniziai a toccarmi: infilato un dito nella patatina e uno nel sedere, chiusi gli occhi e immaginai di esser penetrata da due maschi...così mi diedi la buonanotte...

venerdì 10 luglio 2009

Giochini con Simona...

Bentrovati a tutti!! Oggi ho scoperto un' orribile verità: avevo il pc malato!! Ora è guarito per fortuna.

Nel raccontarvi la mia vita sono rimasta indietro: la splendida serata di sesso puro
con Simona ancora non la conoscete.

Dopo esser arrivata presto, Simo si mise subito messa a suo agio: neanche le avevo poggiato la borsa,che già lei si trovava distesa sul divano con la gonna sollevata al punto che intravvedevo l'inizio del suo tanga... Accarezzandosi i capelli disse: "Vieni qui che dobbiamo recuperare il tempo perduto!", sapendo che sarebbe stata una lunga notte non l'ascoltai e mentre lei iniziava a lamentarsi, chiamai una pizzeria d'asporto: lei non mi avrebbe neanche fatto cenare!

Dopo iniziai a dedicarmi all'ospite che appena vide far capolino il mio seno, levò il broncio dal viso...Iniziammo a baciarci, stavo per toccarle la patatina quando fermandomi mi disse di aspettare e, presa la borsetta, ne tirò fuori una benda verde: "Ora giochiamo un po'",
ed io in risposta: "Simo sei proprio diventata una gran porca!Davvero mi stupisci sempre più!".

Così mi ritrovai bendata e legata alla spalliera del letto: lei mi stava sopra facendomi leccare alternatamente la susina, i capezzoli e ogni parte del suo morbido corpo...avevo voglia di sentirmi percorsa dalla sua lingua, ma Simo, per l'occasione sadica, prendeva tempo: "Su, su abbiamo tutta la notte!". A un certo punto suonò il campanello: "C...o è quello della pizza!Sbrigati slegami che devo andare ad aprire!" e lei "No adesso lo faccio entrare e ti faccio scopare!", "Deficiente, mi conosce, mica mangio la pizza una volta all'anno!Non farmi far figure di .....!".

Alla fine mi ridiede la libertà ma non ebbi il tempo di ricompormi decentemente:
nella fretta mi ero messa addosso l'accappatoio (terribile: rosa con un orsacchiotto ricamato e dei cuoricini!), non avendo avuto il tempo di prendere i soldi, fui costretta a far entrare il ragazzo, poi mi precipitai a prender il dovuto. Quella zoccola di Simo saltò fuori dal corridoio nuda, lo faceva apposta! Potete immaginare il povero maschietto posto di fronte a tanta bellezza... diventò paonazzo, tanto più che lei iniziava a troieggiare come se nulla fosse, trovata finalmente una banconota da 20 euro, la diedi al beato fra le donne e lo cacciai fuori senza pretendere il resto: "Scusa la mia amica ma ha dei problemi...ha bevuto...non è in sè...tieni pure il resto...".

Chiusa la porta mi scagliai su di lei: "Scema! Adesso cosa dirà quello in giro?Mi sputtanerà!".
Mi prese una rabbia ma Simo rimaneva lì ferma con lo sguardo da bambina innocente, stava ancora giocando! Decisa a vendicarmi presi il frustino in similpelle comprato qualche giorno prima e portatolo all'altezza del suo mento,
la feci inginocchiare e iniziai a sculacciarla con il palmo delle mani (preferisco dominare all'essere dominata). Il suo culetto bianco iniziava a colorarsi di rosso, non aveva un filo di cellulite, la carne soda rimbalzava elastica ad ogni schiaffo, il gesto e il suono dei colpi eccitavano entrambe...
Implorava il mio perdono, ovviamente desiderava che continuassi, ma per farla ancora più felice, decisi di infilarle nel sedere il manico del frustino; ancora una volta mi sorpresi nel constatare l'incredibile capacità del suo buchetto: in un baleno infilai l'intero frustino!

La visione di lei prostrata ai miei piedi e l'intera situazione fecero aumentare la mia eccitazione, così decisi di farmi leccare la patatina: sentivo il rumore della sua lingua veloce, mugolava di piacere e le vibrazioni delle sue labbra si propagavano piacevolmente sul mio clitoride, le chiesi di infilarmi un dito nel sedere e lei obbedì istantaneamente.
Poi presi la pizza e iniziai a mangiarla, senza far smettere la schiavetta; nonostante si fosse ormai raffreddata, fu ottima...

Raggiunto due volte l'orgasmo decisi che il giochino ormai mi aveva stufato: feci alzare Simo e la portai in camera da letto, preferivo continuare comodamente! Da brava amica iniziai a palparle tette, culo e cosce, soprattutto queste. Infilata la mia lingua nella sua bocca iniziai a masturbarla con tre dita strappandole rapidamente un urlo di appagamento.
Inizavo ad avvertire una certa stanchezza e così temendo un abbiocco, diedi il via a un fantastico 69 (il mio numero preferito!). L'intesa sessuale era perfetta: entrambe riuscivamo istintivamente a capire che cosa desiderasse l'altra in quel preciso momento.

Non avrei potuto chiedere nulla di diverso in quegli istanti... ci regalammo altri orgasmi per poi addormentarci abbracciate, non vi saprei dire a che ora giungemmo nel regno di Morfeo, ma vi assicuro che la mattina mi svegliai rilassata e felice...

giovedì 9 luglio 2009

Ringraziamenti

Ieri sera come sapete è venuta da me Simona...venuta in tutti i sensi...

Ma non vi racconterò oggi quello che abbiamo fatto, piuttosto vi dirò che mentre lei stanca si prendeva un pausa sonno, mi sono collegata a internet e ho chattato con molti uomini, ad essi dedico questo post, in particolare un bacio a raskonni (sto aspettando tue nuove).

Mi raccomando frequentate anche l'altro mio blog, o meglio utilizzatelo.
Non ve ne pentirete!!

Ricorrenza da festeggiare!

Oggi cade una ricorrenza importante per me: sei anni fa persi la verginità!!!

Avevo quindici anni, mi trovavo con i miei in vacanza a Finale Ligure, frequentavo una compagnia di ragazzi più grandi...mi ricordo benissimo. Il nostro gruppo si era diviso quella sera: alcuni erano andati al cinema Ondina, altri sul lungomare a passeggiare, io e G. assieme ad altri tre stavamo discutendo su cosa fare, quando G. che aveva 24 anni andò a prendere l'auto. Gli altri due mi lasciarono lì come una scema, poi arrivò lui che mi fece salire.

Mi mise a mio agio e chiaccherammo un pò, poi ci ritrovammo in un parcheggio piuttosto buio e lui mi chiese "Vorresti farlo?", lui non mi piaceva molto ma ero curiosissima e risposi di sì.
Iniziammo a baciarci e le sue mani si fecero strada nella mia camicetta, ero bagnatissima e sentivo come un formicolio su tutto il corpo, mi spinse la testa verso la cerniera dei suoi pantaloni e io glielo presi in mano. Iniziai a masturbarlo e poi lo misi in bocca, non era la prima volta che facevo un pompino, a detta di molti ero brava, lui apprezzava moltissimo e mi sussurrava: "sei fantastica! Però ne hai di esperienza, sicura di essere vergine?". Lo ero, ma quella sera avevo deciso di crescere e così risposi coi fatti: mi slacciai i jeans e me li calai.

Temevo solo il dolore ma G. fu gentilissimo e molto delicato, abbassò il mio sedile, estrasse le mie tette dal reggiseno senza togliermelo (ho sempre trovato più eccitante rimanere mezzi vestiti e non spogliarsi completamente) iniziò a pizzicarmi i capezzoli strappandomi piccoli gemiti sommessi, poi affondò di nuovo la lingua nella mia bocca, e con la sinistra iniziò a toccarmi la patatina...sentivo come delle scosse, un pizzicorio intenso...vampate di calore mi facevano pulsare la testa, ero eccitatissima.

Poi si mise il preservativo e iniziò a penetrarmi con molta dolcezza. Aveva un pene molto grande: sentìì che la mia patatina era troppo stretta ma iniziai a facilitare la penetrazione muovendo ritmicamente il culetto. Ogni oscillazione del bacino era allo stesso tempo una goduria assurda ma anche un dolore, fino a quando quest'ultimo scomparve per lasciare posto al piacere... Pensavo quanto fossi stata stupida a tardare così a lungo la mia prima scopata (di occasioni ne avevo avute anche prima, ma mi ero sempre fermata per timore) e poi mi consolai con l'idea delle future.

All'improvviso giunse il culmine del piacere e giacqui in silenzio per alcuni istanti mentre lui mi riempiva di complimenti. Retrospettivamente posso dire che non fu una grande scopata, ne feci altre decisamente più appaganti ma una cosa devo dirla: l'eccitazione assurda dei primi minuti, quel formicolio esteso a tutto il corpo furono eccezionali, in seguito li provai sempre meno e oggi sono per me rarissimi.

E così, quella sera divenni donna. Lui dopo quattro giorni mi lasciò: si vergognava a farsi vedere in giro con una ragazzina, non piansi anzi me lo aspettavo. Mi era servito per crescere e di questo lo ringrazio.

Ciao G.

mercoledì 8 luglio 2009

Fugace incontro con Simona

Oggi in pausa pranzo non mi sono sollazzata con M., ma è venuta a trovarmi la mia amica Simona (vedi post precedenti).
Devo dire che è migliorata! Deve aver perso almeno otto chili, ma le tettone le sono rimaste.
Abbbiamo mangiato un panino insieme e parlato del più e del meno. Poi volendo saggiare il terreno, le ho ciesto:"Quale cazzata rifaresti con piacere?", subito i suoi occhi si sono illuminati di malizia e prima ancora che rispondesse sapevo che avrebbe risposto ciò che volevo...

Le ho preso le mani e avvicinandomi le ho sussurrato alle orecchie: "Andiamo un attimo in bagno che ti dò una bella cosa". Lo sguardo da porca si è impadronito del suo volto...in un attimo ci siamo ritrovate avvinghiate nella toilette per signore: le mie mani subito si sono peritate di provare la sodezza del suo seno, mentre la cara Simo è passata subito al dunque togliendomi le mutandine e infilandomi...un vibratore!?! "Simo, ma da dove l'hai preso?". "Cara mia, quando ti ho dato l'appuntamento speravo che fossi rimasta la troietta di sempre e così sono venuta attrezzata". E io: "Brava bella idea, vediamo se sai usarlo!".

Il piccolo vibratore (da borsetta?o forse da ano?) mosso dalla abile mano di Simo continuava a penetrarmi e ad uscire portandosi con sè gocce del mio miele, io nella foga avevo cominciato a mordicchiarle i capezzoli e nel tentativo di ricambiare la cortesia, tentavo di infilare il mio medio nella sua patatina ma mi riusciva molto scomodo e così decisi di usarlo per prenderla da dietro.

Di certo il suo culetto non era vergine perchè il mio dito in un attimo scomparve nella profondità anale..."Simo, sei una puttanella, a chi hai dato il culo, eh?", e lei: "Mhhh...ho perso il conto..." nella foga urtammo il portasapone che cadde rompendosi e riportandoci per un attimo alla realtà: eravamo nel cesso di un bar! Una voce da fuori ci chiese:"Tutto bene lì dentro?", scoppiai a ridere e gemendo di piacere risposi"Sì....Sì...sì!". Poi mi lasciai andare all'orgasmo che sopravvene violento.
Egoisticamente non mi sincerai se anche Simo avesse raggiunto l'estasi, ma tacitamente decidemmo di ricomporci e di uscire.

Stasera ci vedremo a casa mia...

Presto vi racconterò il seguito!

martedì 7 luglio 2009

Ai tempi del liceo...

Come promesso vi racconto di me e Simona ai tempi del liceo.

Eravamo appena diciottenni, un pomeriggio d'estate, ci trovavamo a casa sua, i suoi erano andati al mare e lei avrebbe dovuto raggiungerli un paio di giorni dopo. Casa libera! Progettavamo di organizzare un festone, così iniziammo a contattare il massimo numero di persone possibili.

La frenesia dell'organizzazione ci stava schiavizzando, quando per rinfrescarmi aprii il suo frigo trovai solo le birre di suo padre: il caldo era eccessivo e così iniziammo a far fuori la riserva...
Non so bene dirvi come, ma a un certo punto ci trovammo vicinissime sul divano, mi accorsi allora di essere attratta dal suo corpo: seno abbondante, portava una quarta, labbra carnose (io le chiamo "labbra da pompino"...come le mie!), capelli mossi neri, in carne.

Non esitai un istante: non so se fu più veloce la mano destra che si gettò in mezzo alle sue cosce, la sinistra che si deliziò palpeggiando le tette o la lingua che si fuse con la sua. Lei ebbe un attimo di resistenza e questo non fece altro che aumentare l'eccitazione: "Dai Simo, dai che ti piace!", e lei "no, no...dai cosa fai?", ma erano parole senza convinzione...eravamo due porcelline in preda alla lussuria, non ci saremmo fermate.

Le tolsi la camicetta e il reggiseno e affondai la mia faccia in quell'abbondanza, poi la guidai in uno splendido 69: la mia patatina (allora ancora pelosa) pretendeva un ritmo elevato dalla sua lingua, sentivo il suo piercing solleticarmi il clitoride, io mi davo da fare con la sua passerina, meno pelosa della mia, infilai il medio e lo agitai come una forsennata.

All'epoca avevo ancora il culetto intatto ma, forse presagendo i piaceri che più tardi avrei gustato, mi feci leccare il buchetto e le chiesi di infilarmi un dito: che goduria, sentivo le sue dita farsi strada in me sia da dietro che da davanti...gridavo come una porca e anche lei ormai priva di qualsiasi freno inibitorio (lei era una ragazza timida e tranquilla, una secchiona) diceva un sacco di oscenità...andammo avanti tutto il pomeriggio, la sera giunse in un lampo e ci sorprese madide di sudore nel lettone dei suoi.

Era la mia prima esperienza saffica completa, alle medie avevo provato a farmi toccare da alcune amichette ma senza andare molto in là...ebbi la prova di esser una troietta troppo amante del sesso per rispettare i vincoli dell'eterosessualità.

La sera ordinammo un paio di pizze. Dopo aver saziato la pancia, il resto del ventre iniziò a reclamare la sua parte e così, rifacendomi a un paio di film porno che avevo visto nella solitudine della mia cameretta, preparai il dolce usando piatti speciali: le nostre patatine!
Dopo aver abbondantemente spruzzato la panna spray sui nostri gioiellini iniziammo a leccarci vicendevolmente...finimmo ben presto la panna...

Mi sa che quel giorno nonostante le schifezze mangiate, perdemmo qualche chiletto!

Ovviamente della festa non si fece nulla, ma vi assicuro, ci divertimmo lo stesso...

lunedì 6 luglio 2009

Saluti e dediche

Un saluto speciale a Landman, incontrato ieri in chat.
Come vedi sono stata di parola.
Bye

Una chiamata inattesa

Proprio mentre tornavo in auto dal lavoro, con ancora le palline cinesi nella patatina (mi servono per distendermi durante la guida), mi suona il cellulare, un numero anonimo. Da brava guidatrice, accosto e rispondo: era Simona una mia amica del liceo (sono andata al Frisi, per chi conosce Monza) che mi chiamava per organizzare una rimpatriata. Nooo, io odio queste festicciole tristissime dove si finisce a parlare dei professori, delle gite...e poi vedere i compagni di scuola a distanza di anni mi deprime (tutti cercano di sembrare felici ed arrivati...).

Però alla fine Simona mi ha fregato e mi ha strappato un mezzo sì.

Del resto, io e lei abbiamo un segreto in comune... ve lo racconterò domani però...

Un tranquillo lunedì di sesso

Finalmente oggi mi sono sollazzata adeguatamente: ricordate i miei acquisti? Usati tutti!

Durante la mattina accampando scuse, sono passata e ripassata davanti alla scrivania di M., mostrando lascivamente le mie gambe avvolte nelle calze a rete (non vi dico l'invidia delle colleghe donne, che non hanno perso occasione per sottolinearne la volgarità...brutte invidiose inchiavabili!) e facendo sollevare repentinamente la gonna, al fine di far balenare le mutandine
"special" (che tra l'altro tengono al fresco la patatina...). Povero M. mi sa che la sua produttività deve esser crollata...verso l'ora di pranzo entra nel mio ufficio e con lo sguardo assatanato mi fa intendere di volermi saltare addosso. Mi alzo, vado alla porta, la chiudo, lui si stava slacciando i pantaloni, a quel punto prendo la scatola che mi ero portata da casa ed estraggo il frustino...
"Brutto porco!Cosa vorresti fare? In ginocchio!", M. rimane fermo incredulo, io insisto: "Mettiti in ginocchio!". Mi sa che dovevo risultare convincente perchè lui, quasi senza rendersi conto si mette carponi, al che, dopo avergli abbassato le mutande (dei boxer neri, molto carini),
ho iniziato a colpirlo: dapprima dolcemente poi crescendo di intensità.

Un'ebbrezza mi guidava in questo gioco perverso, sentivo pulsarmi la testa, riflessa sul vetro dell'armadio contenente i registri, vedevo la mia immagine: una sadica puttana che godeva ad umiliare un uomo seminudo! Mi facevo schifo, ma contemporaneamente questa mia degradazione mi eccitava sempre più...infilatami le palline vibranti, gli ordinai di leccarmi le suole delle scarpe e lui ormai totalmente sottomesso, non esitò un attimo. All'improvviso suonò il suo cellulare, presoglielo dalla tasca vidi che sul display appariva il nome Samantha, "Chi è?", e lui: "La mia fidanzata", non sapevo che fosse legato sentimentalmente, "Ah, è cosi?Rispondi e trattala male altrimenti...", non sapevo cosa minacciare, del resto quel poveraccio con le braghe calate, il culo arrossato dalle frustate, le ginocchia livide non è che si trovasse in una situazione splendida...comunque quel tentativo di minaccia sortì l'effetto di una pistola puntata alla nuca, tanto che la trattò malissimo.

Soddisfatta decisi di farmela leccare. La patatina grondava umori e le mutandine nuove erano fradice, addirittura sporcai in parte pure la gonna...dopo venti minuti mi disse di aver la lingua dolente, in risposta lo presi a schiaffi...ma l'orologio sulla parete, vero tiranno, incalzava il mio piacere e così mi accontentai di solo due orgasmi, prima di regalare a M. una pioggia dorata direttamente sul viso...

Poi da brava sono tornata al lavoro. M. è rimasto in camicia per il resto della giornata (la giacca, spero per lui, sarà ora in lavanderia...). Prima di lasciarlo mi ha ringraziata moltissimo... contento lui...contenta io!

Ah prima di salutarlo gli ho ordinato di fare un bel regalo alla fidanzata e di chiederle scusa...solidarietà femminile!

domenica 5 luglio 2009

Acquisti interessanti...

Dimenticavo l'unica cosa di positivo di questo brutto week-end: sabato ho fatto alcuni acquisti interessanti...
  1. Delle nuove palline cinesi vibranti, le vecchie non funzionavano più: sono fantastiche, spesso le porto anche per tutto il giorno, lo sanno bene le mie mutandine che a fine giornata sono fradice di umori...averle dentro mi fa sentire porca: una volta ero al banco del macellaio quando la mia patatina ultrastimolata mi regalò un godimento estremo...penso che il banconiere si masturbi ancora in mio onore!
  2. Un frustino di similpelle (costano un occhio della testa!!!) che userò presto con il mio collega...
  3. un paio di mutandine di pizzo nero con due aperture...vi lascio immaginare dove!
  4. un paio di autoreggenti a rete (mi fanno zoccolissima!!)

Non vedo l'ora di usare tutto ciò, beh a dire il vero le palline le sto rodando anche in questo momento...sto scrivendo con il solo indice destro, la sinistra è totalmente indaffarata con la mia patatina (a proposito devo raderla nuovamente perchè è cresciuta una peluria ispidissima! ormai mi sono abituata ad averla rasata, con questo caldo poi rimane più fresca!)

Notte, notte!

Brutto fine settimana

Ieri sera sono stata a una festa: un vero fiasco!!!Gente perbenista poco disposta a trasgredire...uff, un weekend buttato. Mi rifarò in settimana!

giovedì 2 luglio 2009

Esperimenti botanici

Oggi al lavoro niente di bello...sigh!Beh non tutte le ciambelle "riempiono sempre il buco"...Così afflitta, rientrata a casa mi sono messa in testa di fare un piccolo esperimento: un classico, usare una zucchina per riempirmi le cavità!

Così dopo aver lavato bene due zucchine ho dato il via a questo esperimento da Nobel.

Per eccitarmi sono ricorsa a circa 7 secondi di filmino porno (prendo velocemente fuoco...) e dopo essermi bagnata a dovere ho infilato nella patatina un'estremità dell'ortaggio. La visione di me gambe aperte con questo "coso" che mi penetrava, in verità mi suscitava più riso che piacere...per rimediare a questo inconveniente ho violentemente spinto l'altra zucchina nel mio buchetto: un dolore acuto, subito seguito però da un calore piacevolissimo...ho iniziato a dimenare il culetto e ad affondare colpi sempre più forti e frequenti. ero penetrata da dietro e da davanti (adoro la doppia penetrazione)...il godimento mi saliva alla testa e decisa a fare qualcosa di più porco, mi sono messa davanti alla finestra, visibilissima dal palazzo di fronte (fuori era buio e la stanza era illuminata)...l'idea che qualcuno potesse vedermi amplificava la lussuria...mi immaginavo qualche voyeur intento a masturbarsi, oppure qualche sciura scandalizzata che mi dava della puttana...volevo attaccarmi al telefono e chiamare qualcuno per fargli sentire i miei gemiti, ma l'orgasmo giunse prima.

Nella foga avevo rotto un pezzo della zucchina che aveva avuto l'onore di incularmi, subito il panico: "Nooo, adesso dovrò andare al pronto soccorso con la zucchina nel culo!!", avevo sentito parlare di queste leggende metropolitane...ma poi, da brava, la verde amica decise di togliere il disturbo...

Conclusioni scientifiche.
Per masturbarsi alle zucchine sono preferibili (in ordine decrescente): un'abile lingua, una mano esperta, un buon vibratore, un materasso non troppo morbido.

A proposito mi sa che le zucchine le farò mangiare al mio caro collega...(cattiva!)

mercoledì 1 luglio 2009

Sesso nel bagno dell'ufficio

Scrivo in un momento di pausa direttamente dal lavoro: non potevo non raccontare la mia ultimissima esperienza erotica! Ricordate il mio collega M. (altrimenti leggetevi il racconto sotto), bene oggi mi è riuscito di concludere qualcosa di buono.
Visto che in ufficio non c'era nulla da fare stavo per andare in bagno per baloccarmi un po' la patatina (sì l'autoerotismo è una mia fissa!) quando percorrendo il corridoio ho visto che M. era nella stanza della fotocopiatrice tutto soletto (almeno così mi pareva). Mi sono detta tra me e me: "Perchè accontentarmi di un ditalino, quando posso avere ben altro?"(Sì ho seguto il saggio consiglio del lettore Marco)...e così ad alta voce gli ho chiesto "perchè non vieni qui che ti faccio assaggiare la patatina?", lui subito è arrossito, il che non mi ha stupito dato che come già sapete è piuttosto timido in certe cose, e ha replicato "No le patatine FRITTE mi fanno male, mangiale pure tu!" al che ho capito che dentro ci doveva essere qualcuno...senza perdermi d'animo, anzi divertita gli ho detto:"Guarda che la gente farebbe la fila per mangiarla!Su vieni che ti devo dire quella cosina". Lui imbarazzatissimo pur di farmi tacere si è precipitato fuori e mi ha seguita senza discutere.
Arrivati in bagno ha iniziato a sbottare "Sei scema!C'era S.L., sai chi è?Quello mi se lo venisse a sapere mi darebbe un calcio in culo e sarei in strada!".
Invece di rispondere mi sono slacciata i miei pantaloni di lino azzurro e gli ho mostrato la patatina glabra...silenzio..."Leccamela!" E lui subito si è inginocchiato e ha iniziato a inumidirmi la passerina con mia malcelata gioia...pio l'ho fatto spogliare e girandomi mi sono fatta prendere a pecorina, iniziando a picchiare con la mano sulla porta del bagno per essere scoperta...sono un'esibizionista e sapere di esser vista o anche solo il pensiero che ci sia la possibilità aumenta enormemente la goduria...il buon M. non ha avuto il coraggio di farmi smettere e ha seguito i suoi istinti belluini...essendo l'ufficio praticamente vuoto non penso che ci abbia sentito qualcuno. Peccato, riproveremo un'altra volta...
Bravo il ragazzo sta imparando!
Ps. ho intenzione di sfruttare questo suo lato "passivo". Lo trascinerò in qualche giochetto di dominazione sadomaso mi sembra il tipo adatto.