giovedì 9 luglio 2009

Ricorrenza da festeggiare!

Oggi cade una ricorrenza importante per me: sei anni fa persi la verginità!!!

Avevo quindici anni, mi trovavo con i miei in vacanza a Finale Ligure, frequentavo una compagnia di ragazzi più grandi...mi ricordo benissimo. Il nostro gruppo si era diviso quella sera: alcuni erano andati al cinema Ondina, altri sul lungomare a passeggiare, io e G. assieme ad altri tre stavamo discutendo su cosa fare, quando G. che aveva 24 anni andò a prendere l'auto. Gli altri due mi lasciarono lì come una scema, poi arrivò lui che mi fece salire.

Mi mise a mio agio e chiaccherammo un pò, poi ci ritrovammo in un parcheggio piuttosto buio e lui mi chiese "Vorresti farlo?", lui non mi piaceva molto ma ero curiosissima e risposi di sì.
Iniziammo a baciarci e le sue mani si fecero strada nella mia camicetta, ero bagnatissima e sentivo come un formicolio su tutto il corpo, mi spinse la testa verso la cerniera dei suoi pantaloni e io glielo presi in mano. Iniziai a masturbarlo e poi lo misi in bocca, non era la prima volta che facevo un pompino, a detta di molti ero brava, lui apprezzava moltissimo e mi sussurrava: "sei fantastica! Però ne hai di esperienza, sicura di essere vergine?". Lo ero, ma quella sera avevo deciso di crescere e così risposi coi fatti: mi slacciai i jeans e me li calai.

Temevo solo il dolore ma G. fu gentilissimo e molto delicato, abbassò il mio sedile, estrasse le mie tette dal reggiseno senza togliermelo (ho sempre trovato più eccitante rimanere mezzi vestiti e non spogliarsi completamente) iniziò a pizzicarmi i capezzoli strappandomi piccoli gemiti sommessi, poi affondò di nuovo la lingua nella mia bocca, e con la sinistra iniziò a toccarmi la patatina...sentivo come delle scosse, un pizzicorio intenso...vampate di calore mi facevano pulsare la testa, ero eccitatissima.

Poi si mise il preservativo e iniziò a penetrarmi con molta dolcezza. Aveva un pene molto grande: sentìì che la mia patatina era troppo stretta ma iniziai a facilitare la penetrazione muovendo ritmicamente il culetto. Ogni oscillazione del bacino era allo stesso tempo una goduria assurda ma anche un dolore, fino a quando quest'ultimo scomparve per lasciare posto al piacere... Pensavo quanto fossi stata stupida a tardare così a lungo la mia prima scopata (di occasioni ne avevo avute anche prima, ma mi ero sempre fermata per timore) e poi mi consolai con l'idea delle future.

All'improvviso giunse il culmine del piacere e giacqui in silenzio per alcuni istanti mentre lui mi riempiva di complimenti. Retrospettivamente posso dire che non fu una grande scopata, ne feci altre decisamente più appaganti ma una cosa devo dirla: l'eccitazione assurda dei primi minuti, quel formicolio esteso a tutto il corpo furono eccezionali, in seguito li provai sempre meno e oggi sono per me rarissimi.

E così, quella sera divenni donna. Lui dopo quattro giorni mi lasciò: si vergognava a farsi vedere in giro con una ragazzina, non piansi anzi me lo aspettavo. Mi era servito per crescere e di questo lo ringrazio.

Ciao G.

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